Kim Vallanzasca conquista ,stordisce e ci abbandona con la tenera forza del quaglione milanese.
Un
monumento attoriale che se all'inizio per via dell'accento cosi' alieno
ci sorprende e ci appare improbabile, passo dopo passo si costruisce
addosso il personaggio corteggiando continuamente il nostro sorriso e
conquistando infine il nostro tifo. Circonda il talentuoso Kim un cast
all'altezza, un montaggio secco e veloce, una colonna sonora efficace e un
senso di spettacolarizzazione derivante dalla banda della Magliana e non
da quer brutto pasticciaccio del '68 placidiano.
Romanzo criminale in solitaria dove vince il cattivo perche' ha la faccia d'angelo e il lato oscuro leggermente più pronunciato... Realizzato
oltroceano avrebbe partorito altri incassi ed altre critiche; qui poca
roba e solite pernacchie politiche da kultura nazionalpopolare.
Kill Kim! Ex ragazzo dal kimono d'oro...
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