mercoledì 9 gennaio 2013
THE SOCIAL NETWORK
La solitudine del numero primo. Forse. La storia che si fa metafora come nella migliore narrazione possibile, accessibile. Una
scrittura perfetta di un piccolo genio di nome Sorkin, una regia
asciutta, intensa come Fincher ormai ci ha abituati e l'uso delle musiche
avvolgenti, realizzanti un abbraccio armonioso con le braccia ideali
dello schermo cinematografico. Un piccolo film perfetto che compie il
miracolo di mettere d'accordo i critici criticoni e quelli piu' soft. Un
piccolo grande film che ci ci ricorda che grandi idee nascono
casualmente da reazioni/azioni banali, che i soldi non aiutano ad avere
veri amici anzi possono allontanarli, che non siamo stronzi ma ci
impegniamo quasi sistematicamente a farli. E ci ritroviamo chi
giovane, chi meno, nel nostro intimo per ambizione o per semplice coazione
emotiva a pigiare il nostro piccolo bottone nella speranza che qualcosa
cambi...
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