venerdì 12 maggio 2017

ALIEN COVENANT

All'annuncio di Sir Ridley Scott anni orsono di rimettere mano alla sua saga più famosa noi fan eravamo estasiati; poi vedemmo PROMETHEUS e delusione e rabbia presero il soppravvento. Erano talmente alte le aspettative che era così semplice schiantarsi o risvegliarsi in modo brusco da un incubo che abbiamo accarezzato nei nostri anni adolescienziali. Troppo semplice a volte pretendere che certe opere non vengano scomodate, ritoccate o rifatte in questi tempi avari di originalità, asserviti completamente al ritorno al botteghino sempre più ricattatorio e diabolico. Lasciate stare, parlando del nostro, capolavori come BLADE RUNNER e ALIEN...
L' aspettativa: la grande forza trasformatrice di qualsiasi opinione.
Il primo sequel si è schiantato sulle nostre attese tanto da cancellare quasi completamente nel mio caso la ricchezza visuale, pena una sceneggiatura debole e farraginosa. Ma rivisto pochi giorni fa casualmente mi ha in parte riappacificato con la maestria registica, affiorando la potenza oscura del pessimismo che traspira nell'intera pellicola; cosa che accade anche in questo secondo capitolo, stemperata in parte da una parte action decisamente più brillante. Ma qui una delle fondanti differenze con il materiale originale; l' eroina Ripley incarnata dalla Weaver sconfiggeva la creatura o perlomeno dava una speranza all'umanità in cerca di una nuova casa. In questi prequel/remake l'umanità è completamente in balia dell'universo, della creatura, dalla sua stessa tecnologia incarnata con sapienza dal sintetico interpretato da Fassbinder, già personaggio chiave di PROMETHEUS. Le figure femminili che rimangono fulcro dell'opera vengono protette da intelligenze artificiali ossessionate dalla ricerca di un senso; qui, come letto in altra fonte, il David artificiale rimanda al bimbo di A.I. di Spielberg/Kubrick. In attesa dell'incarnazione automa basica del famoso Bishop della pellicola originale. Personaggi creati dalla superiorità capitalista della Weiland Corporation; ad altri l'approfondimento di un universo che replica gli infimi meccanismi arroganti terrestri.
Un sequel del prequel che migliora di gran lunga il precedente di cui però non può trascendere completamente; lo schema si ripete senza vergogna ma la scrittura si equilibra in parti più fedeli agli originali, prendendo come esempio anche ALIENS di Cameron. Una sorta di remake vero e proprio che rispetta sè stesso aggiornando soprattutto la straordinaria performance del reparto effetti speciali, resi spettacolari dalla mano sapiente di Scott.
Un film di genere robusto e godibile. Per chi si aspetta una rifondazione della saga o del genere risulterà deludente; ma mi domando al secondo prequel che cosa vi aspettate? Io sinceramente poco ed eccomi invece sorpreso.
L'aspettativa... Questa brutta bestia capace a volte di trasformare, offuscare o cambiare opinione velocemente creando pregiudizio o addirittura cecità.
Non credo che Scott avrà ancora la fortuna di regalarci un capolavoro prima di partire sulla sua Nostromo ma sono felice se dopo parecchi film dimenticabili e brutti riesca ancora a fare prodotti di genere di questo tipo, un genere che annaspa tra tentativi non all'altezza o banalità preconfezionate.
I dubbi sintetici di David/Fassbinder meritano approfondimenti anche se in parte sembrano zavorrare la storia; sono squisitamente riflessioni umane che sfociano in azioni devastanti in nome del potere o semplicemente di un amore incondizionato riconducibile alle porte del Valhalla.
Alla fine sarà Byron o Shelley a cambiare il corso della storia?
Liberatevi dai pregiudizi, vedetelo sullo schermo cinematografico, perdonate Ridley Scott per ciò che poteva regalarci in tutti questi anni, preferendo una comoda oziosa decadenza.
Gli sceneggiatori di qualità scarseggiano, i capitali sono investiti solo in progetti di sicuro ritorno (vedi i cinecomics), la voglia di andare in pensione non sfiora molti artisti. Gli autori ci salveranno? Mi viene in mente a riguardo INTERSTELLAR e me ne sto zitto.
Da fan della saga v'invito chiaramente a vederlo e farvene una vostra opinione.
In etere potete recuperare varie critiche illuminanti ed interessanti che aprono riflessioni su parti del mondo ALIEN piuttosto che solo su passaggi particolari.
Non si può sfuggire a qualcosa che nel bene e nel male ha segnato il genere, fecondando menti e corpi. Prometheus...Covenant... Nostromo.
L'ingresso al Valhalla degli Dei...